Un ulteriore approfondimento per Connessioni, la rubrica di integrazione tra saperi e pratiche inaugurata, su questo blog, qualche mese fa: presentiamo un modello di psicoterapia, la Terapia Metacognitiva Interpersonale, attraverso la voce di uno dei suoi maestri, Giancarlo Dimaggio.
Partiremo dall’ultimo testo “Corpo, immaginazione e cambiamento” per sviscerare (è proprio il caso di dirlo) gli assi della terapia metacognitiva e la recentissima svolta esperienziale in atto al suo interno. Per dirla con gli autori del testo di cui sopra:
i pazienti che non sanno leggere e tradurre le storie scritte nel loro corpo lo curano in modo diretto, senza metterci pensiero in mezzo, e lo danneggiano ulteriormente (…). “Metacognizione” significa anche diventare consapevoli della strada che va dal corpo al pensiero.
La strada che va dal corpo al pensiero è la strada tortuosa che molti pazienti fanno fatica ad esplorare, è la strada che permette di ancorare l’esperienza cosciente e verbale al corpo sentito e vissuto. Una strada così tanto cara alla psicopatologia fenomenologica da meritare di essere esplorata e indagata attraverso le lenti di studiosi e clinici solo apparentemente lontani.
Buona visione!