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La storia della psicologia italiana

La storia della psicologia italiana

Dopo una lunga pausa ripartono le interviste di psicologiafenomenologica.it. La sospensione della temporalità indotta dal periodo dell’emergenza sanitaria da Covid ha portato con sé, per noi operatori della salute mentale, la possibilità di riflettere sulle nostre pratiche e sul nostro lavoro. Anche il nostro blog, insieme alla passione per lo studio da cui è mossa, grazie a questa lunga riflessione, sta assumendo nuove forme e trovando nuove direzioni di progettualità, espandendosi sempre di più verso i i futuri orizzonti della fenomenologia e dell’integrazione.

Abbiamo voluto ripartire da questa intervista con il dottor Catello Parmentola perché, oltre ad essere stato protagonista in prima prima persona della storia di cui racconta nel suo libro ‘La storia della psicologia italiana‘, egli si dimostra, in questa intervista ma anche nelle pagine del suo testo, un fine epistemologo, in grado di pensare alle fondamenta scientifiche del nostro agire professionale. Psicologo e psicoterapeuta, componente della Commissione Deontologia dell’Ordine Nazionale che estese il primo Codice Deontologico degli Psicologi italiani, Parmentola ci accompagna attraverso il lungo percorso, che dalle origini dei laboratori di Kiesow e Gemelli ha condotto la psicologia italiana attraverso il Novecento fino alla legge istitutiva del 1989 e alla legge 3/2018, che ha reso quella dello psicologo a pieno titolo una professione sanitaria.

Essere uno psicologo del terzo millennio in epoca post-pandemica non è cosa facile. In una società che da liquida si è fatta gassosa, che cambia alla velocità di un turbocapitalismo dai tempi disumani, lo psicologo non ha il tempo di consolidare le proprie conoscenze e i propri metodi, che subito deve essere pronto a rimetterli in discussione, pronto a cambiare a seconda della nuove esigenze o a soccombere alle logiche di un mercato difficile da seguire. È in questo modo che quasi tutti ci siamo spinti negli ultimi anni ad esplorare i nuovi orizzonti della psicoterapia online, ad imparare dalla distanza intercorporea un nuovo modo per stare insieme e per crescere insieme ai nostri pazienti. Parmentola è in grado di accompagnarci fino a questi cambiamenti cui il presente ci costringe attraverso la nostra storia, facendoci riscoprire la nostra identità attraverso il tempo, con uno sguardo che si fa in alcuni momenti ampio e rapido e in altri rallenta procedendo in slow motion. Scopriamo in questo modo di non essere soli. Scopriamo di avere un passato che costituisce un terreno saldo sotto di noi (il Grund dei fenomenologi tedeschi), sul quale possiamo imparare a camminare se dimostriamo di avere “gambe volenterose” (Parmentola, 2022).

Ciò che cerchiamo in questa nostra intervista è il Fil Rouge che ci unisce come psicologi, aiutandoci a ritrovare l’essenza del nostro lavoro attraverso il continuo cambiamento dei tempi.

Ripartire dalla storia della psicologia è per noi un modo per andare alla ricerca delle nostre radici, per meglio protenderci (memori degli insegnamenti husserliani sulla protentio e sulla struttura della temporalità) verso i futuri sviluppi cui la nostra professione ci condurrà.

Giuseppe Salerno

Psicologo e psicoterapeuta ad orientamento fenomenologico, esperto in psicodiagnostica, diplomato in psicoterapia integrata a Napoli e in psicoterapia fenomenologico-dinamica a Firenze. Coordinatore della Cooperatariva Sociale Agape che si occupa di salute mentale a Salerno, ed editor in chief del blog psicologiafenomenologica.it. Socio fondatore della Associazione Italiana di Psicologia Fenomenologica. Attualmente lavora a Salerno come terapeuta individuale, di coppia e familiare.

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